Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31870 del 4 agosto 2009

ECLI:IT:CASS:2009:31870PEN

Massima

Il reato di falsità materiale in scrittura privata si realizza quando l'autore apparente di un documento non coincide con l'autore reale, anche qualora il falsario abbia partecipato alle attività preliminari alla redazione del documento, in quanto l'apposizione di una diversa sottoscrizione non può trasformare un atto altrui in proprio. L'elemento oggettivo del reato sussiste per il solo fatto dell'immutatio veri, ovvero della modificazione della realtà documentale preesistente, mentre l'elemento soggettivo è integrato dalla consapevolezza e volontà di far apparire come proprio un documento redatto da altri. Il reato si perfeziona indipendentemente dall'idoneità dell'azione a ledere il bene giuridico protetto, essendo sufficiente la sola alterazione della verità documentale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CALABRESE Renato - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BO. AN. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 17/09/2008 CORTE APPELLO di GENOVA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CALABRESE RENATO LUIGI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GERACI Vincenzo, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore Avv. PERFETTI Franco, che ha chiesto l'accoglimento dei motivi di ricorso…

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