Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 32556 del 9 agosto 2007

ECLI:IT:CASS:2007:32556PEN

Massima

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Il dolo non sussiste quando la condotta dell'imputato, pur essendo oggettivamente lesiva della reputazione altrui, sia stata posta in essere in adempimento di un dovere inerente al proprio ufficio o incarico, in assenza di intenti diffamatori o di volontà di arrecare danno. In tali casi, la mancanza dell'elemento soggettivo del reato di diffamazione aggravata esclude la responsabilità penale dell'agente, anche qualora la comunicazione abbia cagionato un grave nocumento all'immagine della persona offesa, in quanto il comportamento è giustificato dall'esercizio di un diritto-dovere connesso alla funzione rivestita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

SC. FA. (parte civile), N. IL (OMESSO);

contro

MI. DA., N. IL (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 01/02/2005 TRIBUNALE di PORDENONE;

visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. OLDI PAOLO;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. VIGLIETTA Gianfranco, che ha concluso per la trasmissione de…

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