Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 27179 del 30 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:27179PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La coltivazione non autorizzata di piante dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti, anche se finalizzata all'uso personale, costituisce condotta penalmente rilevante, in quanto la valutazione circa la destinazione all'uso personale della sostanza risulta maggiormente ipotetica e meno affidabile rispetto alla coltivazione, non essendo possibile apprezzare ex ante con sufficiente certezza la quantità di prodotto ricavabile dal ciclo colturale. Pertanto, la giurisprudenza costituzionale e di legittimità hanno chiarito che qualsiasi attività non autorizzata di coltivazione di tali piante integra un reato, a prescindere dalla finalità di uso personale, in quanto la coltivazione manca del nesso di immediata strumentalità all'uso che giustifica un atteggiamento meno rigoroso del legislatore nei confronti di condotte direttamente antecedenti al consumo. Tuttavia, la recente evoluzione normativa ha introdotto una autonoma ipotesi di reato, caratterizzata dalla lievità del fatto, con una cornice edittale più favorevole rispetto alla precedente disciplina, la cui applicazione retroattiva impone la rivisitazione del giudizio di bilanciamento delle circostanze operato in precedenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe - Presidente

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - rel. Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 488/2007 CORTE APPELLO di ANCONA, del 04/04/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONTAGNI ANDREA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FODARONI Maria G., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di Appello di Ancona, con sentenza in data 4.04.…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.