Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1409 del 15 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:1409PEN

Massima

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Il provvedimento di archiviazione emesso dal giudice per le indagini preliminari può essere impugnato con ricorso per cassazione soltanto per violazione delle regole poste a garanzia del contraddittorio formale, essendo inammissibile il ricorso fondato su vizi di motivazione relativi alla configurabilità del reato o alla necessità di ulteriori indagini. Il giudice, infatti, resta libero di motivare il proprio convincimento anche prescindendo dalle valutazioni dell'organo titolare dell'accusa e da quelle esposte dalla persona offesa in sede di opposizione, purché rispetti il contraddittorio procedimentale. Pertanto, eventuali carenze o contraddizioni nella motivazione del provvedimento di archiviazione, che attengono al merito della decisione, non sono rilevabili in sede di legittimità, essendo precluso il sindacato sulla valutazione compiuta dal giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto Luigi - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) parte offesa;
nel procedimento contro:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 31/01/2017 del Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Pescara;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. BARBARA CALASELICE;
letta la requisitoria del Sostituto Procuratore generale Dott. Filippi Paola che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Giudice per le indagini prelim…

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