Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9136 del 26 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:9136PEN

Massima

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Il sodalizio mafioso, anche se storicamente radicato nel territorio e già oggetto di precedenti accertamenti giudiziari, deve comunque presentare i requisiti di metodo mafioso e forza intimidatrice esterna per essere ritenuto tale, desumibili da elementi come il possesso di un cospicuo arsenale di armi, il riconoscimento di tali caratteristiche da parte di altre organizzazioni criminali operanti nel medesimo contesto, l'assenza di denunce da parte di persone offese per episodi estorsivi, nonché atti di intimidazione e ritorsione nei confronti di chi manifesta ostilità alla sua riorganizzazione. L'appartenenza dell'indagato al sodalizio mafioso può essere desunta da gravi indizi quali frequentazioni reiterate con esponenti di vertice, conversazioni riguardanti disponibilità di armi e traffico di stupefacenti, coinvolgimento in attività delittuose finalizzate agli interessi dell'associazione, purché tali elementi siano valutati complessivamente e non parcellizzatamente, senza che sia necessaria la prova certa della commissione di singoli reati-fine. Tuttavia, il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione in materia cautelare è limitato all'esame della congruità e logicità della motivazione del provvedimento impugnato, senza possibilità di riesaminare nel merito gli elementi fattuali e probatori posti a fondamento della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAMPETTI Umberto - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 745/2012 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 01/06/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

sentite le conclusioni del PG Dott. LETTIERI Nicola il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Catania, adito ex articolo 309 cod. proc. pen., con l'ordinanza impugnata, deliberata il 1 giugno 2012, confermava quella emessa dal G.i.p. della s…

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