Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21285 del 4 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:21285PEN

Massima

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Il sequestro preventivo e la successiva confisca dei beni patrimoniali previsti dal D.L. n. 306 del 1992, art. 12-sexies, non sono subordinati all'accertamento di un nesso eziologico tra i reati tassativamente enunciati nella norma e i beni oggetto della cautela reale, essendo sufficiente l'esistenza di un vincolo pertinenziale, di significato peculiare e più ampio, tra il bene e l'attività delittuosa facente capo al soggetto, connotato dalla mancanza di giustificazione circa la legittima provenienza del patrimonio nel possesso del soggetto nei confronti del quale sia stata pronunciata condanna o sia stata disposta l'applicazione della pena. Pertanto, ai fini della legittimità del sequestro preventivo, non è necessaria la dimostrazione di un nesso di pertinenzialità tra i beni e i reati ascritti agli indagati, ma è sufficiente che il valore del patrimonio sequestrato si manifesti sproporzionato rispetto a quanto lecitamente percepito, in ragione di un vincolo pertinenziale tra il bene e l'attività delittuosa facente capo al soggetto, connotato dalla mancanza di giustificazione circa la legittima provenienza del patrimonio. Il giudice di merito, nel valutare la legittimità del sequestro preventivo, deve verificare la sussistenza di tale sproporzione tra il valore del patrimonio sequestrato e la capacità reddituale lecita del soggetto, anche in relazione al contesto temporale in cui si collocano gli acquisti, al fine di accertare l'esistenza di un nesso tra tali acquisti e l'ipotizzata attività delittuosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - rel. Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PI. GA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 976/2009 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 21/05/2009;

sentita la relazione Ma dal Consigliere Dott. SAVANI Piero;

sentite le conclusioni del PG Dott. SALZANO Francesco che ha concluso per il rigetto del ricorso.

IN FATTO E DIRITTO

Con ordinanza emessa dal Giudice delle Indagini preliminari del Tribunale di Napoli il 16 aprile 2009, in un procedimento relativo all'attivita' di imprese riferibili …

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