Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 1831 del 15 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:1831PEN

Massima

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La Corte di Cassazione afferma che, ai fini della configurabilità della condotta di partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, è necessaria la prova della stabile adesione dell'agente ovvero della consapevolezza e volontà di partecipare, assieme ad altre due persone aventi la stessa consapevolezza e volontà, ad una società criminosa strutturata e finalizzata secondo lo schema legale. Tale prova deve essere desunta da una serie di condotte significative che, complessivamente valutate, denotino l'organico inserimento nella struttura criminosa. L'accertamento deve essere particolarmente rigoroso quando la prova dell'accordo sia desunta da condotte svolte nell'ambito di un solo episodio criminoso o da comportamenti che possono anche essere il frutto di un aiuto episodico. Inoltre, ai fini della integrazione della ipotesi del fatto di lieve entità, di cui all'articolo 73, comma 5 del Testo Unico sugli stupefacenti, il giudice è tenuto a complessivamente valutare tutti gli elementi indicati dalla norma, sia quelli concernenti l'azione (mezzi, modalità e circostanze della stessa), sia quelli che attengono all'oggetto materiale del reato (quantità e qualità delle sostanze stupefacenti oggetto della condotta criminosa), dovendo, conseguentemente, escludere la sussistenza della fattispecie quando anche uno solo di questi elementi porti ad escludere che la lesione del bene giuridico protetto sia di "lieve entità". Infine, nel motivare il diniego delle attenuanti generiche, il giudice non è tenuto a prendere in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti, essendo sufficiente che egli faccia riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti, rimanendo disattesi o superati tutti gli altri da tale valutazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - rel. Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS), N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS), N. IL (OMISSIS);

3) (OMISSIS), N. IL (OMISSIS);

4) (OMISSIS), N. IL (OMISSIS);

5) (OMISSIS), N. (OMISSIS);

6) (OMISSIS), N. IL (OMISSIS);

7) (OMISSIS), N. IL (OMISSIS);

8) (OMISSIS), N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 523/2012 pronunciata dalla Corte di Appello di Catania il 30/4/2013;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udite le conclusioni de…

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