Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26768 del 19 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:26768PEN

Massima

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Il giudice può disporre la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nei confronti di un soggetto quando, sulla base di elementi concreti e specifici, emerga la sua attuale pericolosità sociale, desumibile da precedenti condanne per reati di associazione mafiosa, frequentazioni con soggetti gravitanti in contesti delinquenziali, nonché da altri indizi univoci e concludenti, anche se relativi a vicende giudiziarie conclusesi con esito assolutorio, purché tali elementi siano valutati nel loro complesso e in modo logico e coerente, senza che il giudice debba necessariamente dare conto di ogni singolo elemento di prova. La valutazione della pericolosità sociale del soggetto, ai fini dell'applicazione della misura di prevenzione, deve essere effettuata in relazione alla situazione attuale, senza che assumano rilievo determinanti i rapporti di parentela con soggetti gravitanti in ambienti criminali, se non accompagnati da altri elementi concreti che dimostrino il perdurare dei legami con la criminalità organizzata. Il giudizio di pericolosità sociale, pertanto, può fondarsi su un complesso di elementi indiziari, anche se relativi a vicende giudiziarie conclusesi con esito assolutorio, purché tali elementi siano valutati in modo logico e coerente, senza che il giudice debba necessariamente dare conto di ogni singolo elemento di prova, essendo sufficiente che la motivazione non risulti manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. ((omissis)) - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso il DECRETO della Corte di Appello di Reggio Calabria del 12.4.2012;

Udita la relazione fatta dal consigliere Dott. ((omissis));

Lette le conclusioni del Procuratore Generale.

IN FATTO E IN DIRITTO

Ha proposto ricorso (OMISSIS) avverso il decreto della Corte di Appello di Reggio Calabria del 12.4.2012, che confermo' il decreto di sottoposizione alla misura della sorveglianza speciale di p.s. con obbligo di soggiorno, per la durata di ann…

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