Cassazione penale Sez. III sentenza n. 13784 del 3 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:13784PEN

Massima

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Il legale rappresentante di un'impresa alimentare è penalmente responsabile, a titolo di colpa, per la detenzione o somministrazione di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione, in quanto su di lui grava il dovere di vigilare sul rispetto delle regole igienico-sanitarie da parte dei dipendenti e di assicurare la corretta conservazione degli alimenti, salvo che il fatto illecito non appartenga in via esclusiva ai compiti di un preposto appositamente delegato, circostanza che può operare come limite della responsabilità penale del legale rappresentante solo ove le dimensioni aziendali siano tali da giustificare la necessità di decentrare compiti e responsabilità, non anche in caso di organizzazione a struttura semplice. La stipula di un contratto di abbonamento con una ditta specializzata nelle operazioni di derattizzazione e deblattizzazione non è di per sé circostanza decisiva per escludere la responsabilità del legale rappresentante, permanendo in capo a quest'ultimo il compito di vigilare sul corretto ed efficace raggiungimento degli obiettivi sottesi al contratto, la cui mancata esecuzione integra un profilo di negligenza nella custodia degli alimenti. Il giudice di merito è tenuto a fornire adeguata motivazione in ordine alla richiesta di applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, a fronte della relativa sollecitazione difensiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. MAGRO Maria B. - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06-10-2022 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le conclusioni rassegnate dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del Tribunale di Catania del 6 ottobre 2022, (OMISSIS) veniva c…

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