Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10378 del 6 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:10378PEN

Massima

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Il dipendente pubblico che accede abusivamente a un sistema informatico della pubblica amministrazione, utilizzando una password in uso ad altri, al fine di svolgere un'attività di consulenza privata, commette il reato di accesso abusivo a sistema informatico, a prescindere dall'eventuale appropriazione indebita di risorse pubbliche, in quanto l'elemento centrale della fattispecie è l'illecita intrusione nel sistema, a prescindere dalle finalità perseguite. Il giudice, nel valutare la condotta, deve pertanto concentrarsi sull'accertamento dell'accesso abusivo, senza necessità di approfondire l'eventuale sottrazione di risorse, essendo sufficiente la mera violazione della riservatezza e della segretezza del sistema informatico. La riqualificazione giuridica del fatto in termini di accesso abusivo a sistema informatico, anziché di peculato, risulta pertanto corretta, in quanto l'elemento centrale della fattispecie è l'illecita intrusione nel sistema, a prescindere dalle finalità perseguite. Il giudice non è tenuto a motivare in modo analitico la riqualificazione giuridica, essendo sufficiente una sintetica ricostruzione dell'aspetto rilevante della vicenda, ovvero l'effettiva illiceità dell'ingresso abusivo nel sistema.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luig - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacom - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Anton - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di ROMA;

nei confronti di:

1) LI. GI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 12/03/2008 TRIBUNALE di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SAVANI PIERO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Cedrangolo Oscar…

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