Cassazione civile Sez. III sentenza n. 4202 del 22 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:4202CIV

Massima

Generata da Simpliciter
Il diritto di cronaca e di critica giornalistica, pur legittimando l'esposizione di fatti e opinioni anche aspri e polemici, non può travalicare i limiti della continenza espressiva e della verità sostanziale dei fatti riferiti, pena l'integrazione del reato di diffamazione. Pertanto, la valutazione del carattere diffamatorio di un articolo giornalistico deve essere condotta considerando il contesto complessivo in cui le espressioni controverse sono inserite, senza limitarsi ad un'analisi isolata di singole frasi o titoli, e tenendo conto dell'effettiva veridicità e continenza delle informazioni e delle opinioni espresse, nonché del loro interesse pubblico. Inoltre, la liquidazione del danno morale derivante da diffamazione a mezzo stampa deve essere commisurata non solo alla gravità dell'illecito, ma anche alla limitata diffusione della pubblicazione e alle condizioni personali del soggetto leso, il quale, in quanto personaggio pubblico, è esposto nell'interesse generale alla critica e alla satira. Infine, la sanzione pecuniaria prevista dalla legge sulla stampa deve essere proporzionata all'entità del risarcimento del danno, in modo da rispettare il principio di ragionevolezza e proporzionalità delle pene.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NANNI Luigi Francesco - Presidente

Dott. PETTI Giovanni Battista - Consigliere

Dott. FILADORO Camillo - Consigliere

Dott. URBAN Giancarlo - Consigliere

Dott. FRASCA Raffaele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 9125/2005 proposto da:

ED. BA. SRL IN LIQ (OMESSO), CI. AN. , PE. RI. , elettivamente domiciliati in ROMA, VIALE ANGELICO 35, presso lo studio dell'avvocato D'AMATI DOMENICO, che li rappresenta e difende unitamente all'avvocato D'AMATI NICOLETTA;

- ricorrenti -

contro

GI. MI. ;

- intimato -

avverso la sentenza n. 655/2004 della CORTE D'APPELLO di NAPOLI, 4 SEZIONE CI…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.