Consiglio di Stato sentenza n. 6872 del 2006

ECLI:IT:CDS:2006:6872SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha affermato il principio secondo cui, in sede di rilascio di concessione edilizia in sanatoria ai sensi della L. n. 47/85, si deve tener conto del vincolo esistente al momento in cui viene esaminata la domanda di condono, a prescindere dall'epoca di introduzione del vincolo stesso e della sua vigenza al momento della commissione dell'abuso. Pertanto, le opere abusive oggetto di diniego di sanatoria devono essere sottoposte alla valutazione della Commissione per la Tutela del Paesaggio, anche se realizzate prima dell'apposizione del vincolo ambientale, in quanto ciò che rileva è il rispetto del vincolo vigente al momento dell'esame della domanda di condono. La motivazione del diniego di autorizzazione paesaggistica, basata sulla rilevazione del pregiudizio che gli interventi costruttivi, per le loro modalità e caratteristiche, rappresentano per il valore paesaggistico tutelato attraverso il vincolo, è ritenuta adeguata, anche in assenza di un'istruttoria particolareggiata, in quanto il disordine costruttivo e le modifiche dell'area circostante conseguenti a nuove costruzioni possono costituire, secondo la normale esperienza, fattori di pregiudizio dei valori paesaggistici protetti. Inoltre, il Consiglio di Stato ha affermato che l'Amministrazione non ha alcun obbligo di porre in essere prescrizioni per rendere l'abuso esteticamente compatibile con la zona, in quanto tale finalità non rientra nei suoi compiti istituzionali, dovendo la stessa limitarsi a valutare la compatibilità paesaggistica della domanda di sanatoria, senza suggerire ulteriori attività volte a legalizzare comportamenti "contra legem". Infine, il Consiglio di Stato ha ribadito che la demolizione di un'opera abusiva in zona di rispetto ambientale costituisce atto vincolato dell'Amministrazione nel caso in cui sia stata accertata la sua non compatibilità con il vincolo esistente, non essendovi alcuna facoltà di scelta in capo all'Amministrazione in presenza di tale incompatibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale,

Sezione Quinta

ha pronunciato la seguente

DECISIONE

sul ricorso in appello nr. 4112/2003 R.G., proposto dal sig. El.Do., rappresentato e difeso dall'avv. Pa.Ma. con domicilio eletto presso lo studio dell'avv. C.St. in Ro., via De.Gi. n. (...);

CONTRO

- il Comune di Or. n.c, per la riforma della sentenza del T.A.R. Toscana Sezione III n. 423 del 26 febbraio 2002.

Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;

Visti gli atti tutti della causa,

Alla pubblica udienza del 28 ottobre 2005, relatore il consigliere ((omissis)).

Udito, altresì, l'avv. Ma., come da verbale d'udienza;

Ritenuto e considerato in fatto e in diritto quanto segue:

FATTO

Con l'appello in esame è stata chiesta la ri…

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