Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18789 del 7 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:18789PEN

Massima

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La violazione di qualsiasi prescrizione inerente alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno, anche diversa dal divieto di allontanarsi dal comune di residenza, integra il delitto di cui all'articolo 9, comma 2, della Legge n. 1423 del 1956 (ora articolo 75, comma 2, del Decreto Legislativo n. 159 del 2011), in ragione della maggiore pericolosità sociale del sorvegliato speciale gravato di tale misura di prevenzione rispetto al sorvegliato "semplice", che invece commette una meno grave fattispecie contravvenzionale per la violazione degli obblighi connessi alla sola sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Tale diversità di trattamento sanzionatorio non si pone in contrasto con il principio di uguaglianza di cui all'articolo 3 della Costituzione, in quanto discende dalla stessa graduazione legislativa delle misure di prevenzione, che riserva la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno ai casi di più accentuata pericolosità sociale del soggetto, nei quali le altre misure non siano ritenute idonee a tutelare adeguatamente la sicurezza pubblica. Pertanto, il giudice di merito può legittimamente negare le attenuanti generiche al sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno, in ragione del suo imponente numero di precedenti penali, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità, in quanto congruamente motivata sulla base di un solo elemento indicato dall'articolo 133 del codice penale, ritenuto prevalente e sufficiente a determinare il diniego del beneficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - rel. Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1104/2010 CORTE APPELLO di TRIESTE, del 26/09/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/02/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENRICO GIUSEPPE SANDRINI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALLI Massimo che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata limitatamente alle attenuanti generiche, con rigetto nel ricorso.

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