Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - L'Aquila sentenza n. 469 del 2015

ECLI:IT:TARAQ:2015:469SENT

Massima

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Il difetto di interesse sopravvenuto alla decisione del ricorso comporta la declaratoria di improcedibilità dello stesso, con compensazione delle spese di giudizio e irripetibilità del contributo unificato versato. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a ottenere una pronuncia sul merito della controversia, per fatti o circostanze sopravvenuti, determina l'improcedibilità del ricorso, senza che ciò comporti alcuna valutazione nel merito delle questioni dedotte. In tali casi, le spese di giudizio sono compensate e il contributo unificato versato non è ripetibile, in considerazione della definizione in rito della controversia. Tale principio trova applicazione ogniqualvolta, nel corso del giudizio amministrativo, vengano meno le ragioni che hanno dato origine al ricorso, senza che ciò implichi alcun accertamento sulla fondatezza delle pretese fatte valere in giudizio.

Sentenza completa

N. 00572/2010
REG.RIC.

N. 00469/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00572/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 572 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso avv. ((omissis)) in L'Aquila, ((omissis)) 26 - Pile;

contro

Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in L'Aquila, Complesso Monumentale S. Domenico; Università degli Studi di Chieti “G.D'Annunzio”;

nei confronti di

((omissis)), ((omissis));

per l'annullamento

del decreto n. 775 del 29.6.2010 di approvazione atti de…

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