L'occupazione temporanea d'urgenza di un fondo privato da parte della pubblica amministrazione, disposta con decreto sindacale per l'esecuzione di lavori di consolidamento, deve rispettare i termini e le modalità previsti dalla legge, pena l'illegittimità dell'occupazione e il conseguente diritto del proprietario al risarcimento dei danni. In particolare, l'immissione nel possesso non può avvenire oltre i tre mesi dalla data del decreto autorizzativo, e i lavori devono essere completati entro il termine annuale ivi indicato. Ove tali prescrizioni non siano rispettate, sussiste la responsabilità extracontrattuale della pubblica amministrazione ai sensi dell'art. 2043 c.c., con onere per l'amministrazione di provare l'esistenza di un errore scusabile. Il risarcimento deve comprendere il danno per il taglio delle piantagioni, la perdita della servitù di passaggio, l'interclusione di una porzione del fondo e l'occupazione temporanea, con possibilità di riduzione in misura equitativa in considerazione dei benefici arrecati al proprietario dalla realizzazione dei lavori.