Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35178 del 20 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:35178PEN

Massima

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Il diritto di sciopero e di manifestazione del pensiero, costituzionalmente garantiti, trovano un limite nel momento in cui la condotta posta in essere, pur finalizzata alla tutela di interessi legittimi, travalica nella lesione di altri interessi parimenti tutelati dall'ordinamento, come l'interruzione di un pubblico servizio. Pertanto, l'occupazione temporanea di un edificio scolastico per un tempo apprezzabile, al fine di turbare il regolare svolgimento dell'attività didattica, integra il reato di interruzione di un pubblico servizio di cui all'art. 340 c.p., non potendo essere giustificata dall'esercizio del diritto di sciopero o di manifestazione del pensiero. Tuttavia, la mera introduzione arbitraria nell'edificio scolastico, in assenza della finalità di occuparlo, non integra il reato di invasione di edifici di cui all'art. 633 c.p., essendo tale fattispecie caratterizzata dalla specifica finalità di occupare il bene invaso, elemento del tutto estraneo alla condotta posta in essere dalle imputate. Pertanto, la responsabilità penale può essere affermata solo per il reato di interruzione di pubblico servizio, con esclusione del reato di invasione di edifici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI IORIO Giorgio - Presidente

Dott. MONASTERO Francesco - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv. Arcangelo Vincenzo nell'interesse di:

Pi. Gr.;

Ri. Ro.;

avverso la sentenza della Corte di appello di Catanzaro pronunciata in data 21 novembre 2006;

visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;

udita, all'udienza pubblica del 3 luglio 2007, la relazione del Consigliere, Dott. Francesco Monastero;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

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