Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 14512 del 8 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:14512PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il contributo causalmente rilevante del singolo alla realizzazione degli scopi dell'associazione mafiosa, e non la mera contiguità o vicinanza a esponenti di spicco, è elemento essenziale per integrare il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso. L'appartenenza all'associazione deve emergere da elementi concreti che dimostrino una stabile e organica compenetrazione del soggetto nel tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo attivo e operativo all'interno dello stesso. Pertanto, la mera disponibilità di un soggetto a eseguire ordini o commissioni, senza un accertato contributo causale al mantenimento e rafforzamento del vincolo associativo, non è sufficiente a configurare la condotta di partecipazione. Analogamente, il mero tentativo di risolvere contrasti interni all'organizzazione criminale o di riammettere un soggetto allontanato, in assenza di ulteriori elementi che dimostrino un ruolo decisionale e di potere all'interno del sodalizio, non integra di per sé la fattispecie associativa. L'accertamento della condotta partecipativa richiede pertanto un'attenta valutazione degli elementi di fatto, evitando di fondare la responsabilità su meri indizi di contiguità o vicinanza mafiosa, privi di un nesso causale con il rafforzamento del vincolo associativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. ad (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/12/2015 del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GIORDANO Emilia Anna;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. CANEVELLI Paolo che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
uditi per il ricorrente i difensori, avv. (OMISSIS) e (OMISSIS), che hanno concluso chiedendo l'accoglimento de…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.