Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 939 del 2022

ECLI:IT:TARTOS:2022:939SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso gli atti del Comune di Fiesole che hanno disposto la sospensione dei lavori e l'ordine di ripristino dello stato dei luoghi, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Le modifiche apportate in corso d'opera rispetto ai progetti originari di ristrutturazione edilizia presentati mediante segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) non possono essere qualificate come semplici varianti in corso d'opera, ai sensi dell'art. 143, comma 2 della L.R.T. n. 65/2014, in quanto la disciplina di tale norma si applica solo alle varianti al permesso di costruire. Pertanto, le variazioni essenziali che comportano modifica della sagoma e incrementi di volumetria, come nel caso di specie, richiedono il rilascio di un nuovo titolo edilizio e non possono essere legittimate mediante la sola presentazione dello stato finale dei lavori. 2. Il superamento del limite di tolleranza del 2% delle misure progettuali, previsto dall'art. 198 della L.R.T. n. 65/2014, comporta la configurazione di un intervento abusivo, non riconducibile alla disciplina delle varianti in corso d'opera, con conseguente applicazione del regime sanzionatorio di cui all'art. 199 della medesima legge regionale. 3. Le opere realizzate nell'area esterna, quali la realizzazione di un'area di sosta per veicoli con muri di contenimento del terreno, devono essere valutate unitariamente in quanto funzionalmente connesse all'intervento di ristrutturazione dell'edificio principale, e non possono essere considerate come attività edilizia libera. Tali opere, configurandosi come intervento di "nuova costruzione" ai sensi dell'art. 134, comma 1, lett. a) della L.R.T. n. 65/2014, richiedono il preventivo rilascio del permesso di costruire e sono soggette al regime sanzionatorio di cui all'art. 196 della medesima legge regionale. 4. Tutte le opere realizzate, sia sull'edificio principale che nell'area esterna, hanno comportato modifiche dell'aspetto esteriore dell'immobile e della morfologia del terreno, incidendo sull'assetto paesaggistico e ambientale tutelato, e pertanto richiedevano il preventivo rilascio dell'autorizzazione paesaggistica semplificata, ai sensi del d.P.R. n. 31/2017. In conclusione, il Tribunale ha ritenuto legittimi i provvedimenti del Comune che hanno disposto la sospensione dei lavori, l'ordine di ripristino dello stato dei luoghi e l'applicazione delle relative sanzioni, in quanto le opere realizzate in assenza dei necessari titoli edilizi e paesaggistici integrano fattispecie di abuso edilizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/07/2022

N. 00939/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00728/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 728 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Firenze, via A. La Marmora n. 14;

contro

Comune di Fiesole, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Firenze, via della Cernaia n. 80,

per l'annullamento

con il ricorso…

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