Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1410 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:1410SENT

Massima

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Il provvedimento di revisione della patente di guida, adottato ai sensi dell'art. 128 del Codice della Strada, ha finalità di verifica della permanenza dei requisiti psicofisici e di idoneità tecnica per il possesso della patente, e può essere disposto anche in caso di comportamento del conducente che, pur non integrando una violazione delle norme sulla circolazione stradale, sia tale da far sorgere dubbi sulla persistenza di tali requisiti. Pertanto, il provvedimento di revisione non ha carattere sanzionatorio o punitivo, ma cautelare, e può essere adottato anche quando il sinistro stradale in cui il conducente è rimasto coinvolto sia dovuto al concorso di colpa di più soggetti, senza che ciò escluda l'applicabilità dell'art. 128 del Codice della Strada. L'Amministrazione, nel valutare la legittimità del provvedimento di revisione, può basarsi sulle risultanze dei verbali redatti dagli organi di polizia stradale, laddove emergano circostanze che attestino irregolarità nella condotta di guida, ritenute, nell'ambito della valutazione discrezionale riservata alla stessa Amministrazione, tali da giustificare l'adozione di tale provvedimento. La valutazione dell'Amministrazione deve essere adeguatamente motivata, evidenziando le ragioni per le quali il comportamento del conducente è stato ritenuto indice di una insufficiente conoscenza delle norme che disciplinano la circolazione stradale e, conseguentemente, di una possibile carenza dei requisiti di idoneità tecnica alla guida.

Sentenza completa

N. 02136/2006
REG.RIC.

N. 01410/2011 REG.PROV.COLL.

N. 02136/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2136 del 2006, proposto da: ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), presso il cui studio è domiciliato elettivamente in Roma, via R.R. Pereira, 41;

contro

il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in persona del Ministro p. t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso cui è domiciliato per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del decreto n. 4357/128/2002 del 14.11.2005, notificato in data 14.12.2005, con cui veniva respinto il ricorso proposto dal ricorrente avverso il provvedimento n. 1763/INC/02 del 12.0…

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