Cassazione penale Sez. V sentenza n. 53213 del 27 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:53213PEN

Massima

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Il reato di violenza privata si configura quando l'agente, con violenza o minaccia, costringe taluno a fare, tollerare od omettere qualcosa, indipendentemente dal fine perseguito, essendo sufficiente la coscienza e volontà di porre in essere la condotta costrittiva. L'elemento soggettivo del reato si caratterizza per il dolo generico, non essendo necessario che l'agente agisca con uno specifico fine, essendo invece rilevante che egli abbia rappresentato e voluto la condotta di costrizione, anche se questa sia stata determinata da un precedente fatto ingiusto posto in essere dalla persona offesa. Pertanto, integra il delitto di violenza privata la condotta di chi, alla guida del proprio veicolo, compie deliberatamente manovre tali da interferire significativamente nella guida di altro utente della strada, costringendolo ad una condotta diversa da quella programmata, anche solo a cambiare direzione, a prescindere dalla finalità di chiarimento o confronto perseguita dall'agente. Quanto al reato di lesioni personali, la motivazione della sentenza impugnata resiste alle censure sollevate, avendo il giudice di merito correttamente valutato la portata patognomica del referto redatto nell'immediatezza, l'ascrivibilità causale delle lesioni e la natura volontaria delle stesse, del tutto prevedibili alla luce delle circostanze del concreto contesto. Non è, infatti, configurabile l'esimente della legittima difesa allorché il soggetto non agisce nella convinzione, sia pure erronea, di dover reagire a solo scopo difensivo, ma per risentimento o ritorsione contro chi ritenga essere portatore di una qualsiasi offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefa - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduar - Consigliere

Dott. CALASELICE Barba - Consigliere

Dott. TUDINO - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/01/2017 della CORTE APPELLO di TRENTO:
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALESSANDRINA TUDINO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. SALZANO FRANCESCO;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto;
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 20 gennaio 2017, la Corte d'Appello di Trento ha, in parziale riforma della decisione del Tr…

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