Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24773 del 14 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:24773PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, pur essendo autorizzato all'accesso a un sistema informatico protetto, violi le condizioni e i limiti risultanti dal complesso delle prescrizioni impartite dal titolare del sistema per delimitarne oggettivamente l'accesso, commette il reato di accesso abusivo a sistema informatico, a prescindere dalle finalità soggettive che hanno motivato l'ingresso nel sistema. Infatti, ciò che rileva ai fini della configurabilità del reato è l'obiettiva violazione delle disposizioni che regolano l'accesso al sistema e che stabiliscono per quali attività la permanenza può protrarsi, mentre sono irrilevanti eventuali disposizioni sull'impiego successivo dei dati acquisiti. Pertanto, l'accesso al sistema informativo interforze (SDI) da parte di un pubblico ufficiale per finalità diverse da quelle di tutela dell'ordine, della sicurezza pubblica e di prevenzione e repressione della criminalità, previste dalla legge istitutiva e dal relativo regolamento, integra il reato di accesso abusivo a sistema informatico, a prescindere dall'uso successivo che venga fatto dei dati acquisiti. La consapevolezza dell'agente circa la natura illecita dell'accesso può essere desunta, oltre che dalle sue dichiarazioni, anche da elementi oggettivi, quali la frequenza anomala degli accessi per conto di soggetti estranei all'ufficio e i benefici ricevuti in cambio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 9 aprile 2015 della Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CALVANESE Ersilia;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso chiedendo che il rigetto del ricorso;
udita per le parti civili, l'Avvocatura dello Stato, in persona dell'avv. (OMISSIS), che ha …

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