Cassazione penale Sez. III ordinanza n. 3078 del 28 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:3078PEN

Massima

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Il giudizio di gravità degli indizi di colpevolezza, ai fini dell'applicazione di misure cautelari personali, postula un'obiettiva precisione degli elementi indizianti che, nel loro complesso, consentano di pervenire logicamente ad un giudizio di alta probabilità dell'esistenza del reato e della sua attribuibilità all'indagato, senza raggiungere il grado di certezza richiesto per una pronuncia di condanna. Tali indizi possono essere desunti da una pluralità di elementi probatori, quali servizi di osservazione, controllo e pedinamento della polizia giudiziaria, intercettazioni telefoniche, dichiarazioni di concorrenti, purché valutati nella loro essenza e coerenza logica. Inoltre, il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare, può essere desunto dalla gravità delle condotte delittuose e dalla personalità degli indagati, in un contesto indiziario che evidenzi il loro stabile inserimento in un ambiente criminale, tale da rendere inidonee misure meno gravose di cautela a garantirne l'isolamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. FIALE Aldo - rel. Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) D. L. N. IL (OMESSO);

2) DU. MA. N. IL (OMESSO);

3) D. M. N. IL (OMESSO);

4) D. A. N. IL (OMESSO);

5) D. C. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 452/2010 TRIB. LIBERTA' di BRESCIA, del 21/05/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO FIALE;

sentite le conclusioni del PG Dott. PASSACANTANDO Guglielmo, il quale ha chiesto il rigetto de…

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