Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza breve n. 1779 del 2021

ECLI:IT:TARCT:2021:1779SENB

Massima

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La dichiarazione di illegittimità costituzionale di una norma di legge regionale applicata in una procedura di gara pubblica non determina automaticamente l'obbligo per la stazione appaltante di annullare l'aggiudicazione già divenuta definitiva e il contratto stipulato con l'aggiudicatario. L'amministrazione, in tali casi, conserva un potere discrezionale di valutare l'opportunità di esercitare o meno i propri poteri di autotutela, tenendo conto di tutti gli interessi pubblici e privati coinvolti, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede giurisdizionale, salvo che non risulti manifestamente irragionevole o abnorme. L'inoppugnabilità del provvedimento di aggiudicazione determina l'esaurimento del rapporto solo nei confronti del privato interessato ad ottenerne l'annullamento, ma non preclude all'amministrazione l'esercizio dei propri poteri di autotutela a seguito della sopravvenuta declaratoria di incostituzionalità della norma applicata. Tuttavia, l'amministrazione non ha l'obbligo di riesaminare d'ufficio l'aggiudicazione in seguito a istanze del concorrente escluso, specie quando siano ampiamente decorsi i termini di impugnazione del provvedimento di aggiudicazione e sia già stato stipulato il contratto con l'aggiudicatario. La motivazione del provvedimento di rigetto della richiesta di annullamento dell'aggiudicazione, che evidenzi il consolidamento della posizione dell'aggiudicatario, l'inoppugnabilità del bando e dell'aggiudicazione, nonché la stipula del contratto, e l'intendimento di porre rimedio alle condizioni di precarietà dell'immobile, è da ritenersi adeguata e non generica, trattandosi di un atto frutto di discrezionale apprezzamento dell'amministrazione, non sindacabile in sede giurisdizionale se non per manifesta irragionevolezza o abnormità.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/05/2021

N. 01779/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00741/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm. sul ricorso numero di registro generale 741 del 2021, proposto dall’ a.t.i. Sciuto Costruzioni s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis))ò, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

- l’Assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana della Regione Siciliana - Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento; l’Assessorato infrastrutture e mobilità della Regione Siciliana - Urega Ragusa e Siracusa, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
,…

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