Cassazione penale Sez. III sentenza n. 24831 del 6 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:24831PEN

Massima

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Il provvedimento di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono partite di calcio e di obbligo di firma presso i carabinieri, adottato dal questore e convalidato dal giudice, è legittimo quando risulti adeguatamente motivato sulla base di specifici episodi di condotta violenta e pericolosa del soggetto, tali da giustificare l'applicazione di una misura di prevenzione idonea a tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica in occasione di eventi sportivi. Il giudice non è tenuto a esaminare espressamente tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente che la motivazione del provvedimento risulti logica e completa in relazione agli elementi decisivi per l'adozione della misura. Inoltre, il breve termine a difesa concesso al destinatario del provvedimento non integra una violazione del diritto di difesa, qualora l'interessato abbia comunque avuto la possibilità di nominare un difensore e presentare le proprie memorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio Felice - Presidente

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro Mari - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 1/2012 GIP TRIBUNALE di FORLI', del 27/02/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CHIARA GRAZIOSI;

lette le conclusioni del PG, Dott. inammissibilita' del ricorso spese a cassa delle ammende.

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto del 27 febbraio 2012 il gip del Tribunale di Forli' convalidava decreto emesso il 14 febbraio 2012 dal questore di Forli'-Cesena con cui era s…

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