Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22899 del 25 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:22899PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione all'associazione mafiosa si caratterizza per lo stabile inserimento dell'agente nella struttura organizzativa del sodalizio, idoneo ad attestare la sua "messa a disposizione" in favore dell'associazione per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Tale rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, che implica un ruolo dinamico e funzionale dell'interessato, il quale "prende parte" al consorzio rimanendo a disposizione dello stesso, può ritenersi sussistente anche quando l'affiliato risulti a tratti inattivo, salvo che non vi siano prove di un suo inequivoco distacco o recesso dall'associazione. Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 416-bis c.p. e della determinazione del trattamento sanzionatorio, il giudice può fare ricorso alle massime di esperienza desumibili dall'analisi storico-giudiziaria della criminalità organizzata di tipo mafioso, purché ne abbia vagliato l'effettiva idoneità ad essere assunti come attendibili criteri interpretativi. Le dichiarazioni de relato, pur se non confermate dalla fonte diretta, possono fondare la condanna dell'imputato ove siano sottoposte ad un accurato vaglio di credibilità e risultino compatibili con gli altri elementi di prova, anche di natura indiziaria, in applicazione dei principi elaborati dalla giurisprudenza nazionale e convenzionale. La graduazione della pena, anche in relazione agli aumenti ed alle diminuzioni previsti per le circostanze aggravanti ed attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale è tenuto a dare conto dell'impiego dei criteri di cui all'art. 133 c.p. con espressioni sintetiche, salvo il caso in cui la pena sia di gran lunga superiore alla misura media di quella edittale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. MESSINI D'A. Piero - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/07/2021 della CORTE di APPELLO di CALTANISSETTA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa RECCHIONE SANDRA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. MOLINO PIETRO, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
L'Avv. (OMISSIS), insiste per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di C…

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