Cassazione penale Sez. I sentenza n. 47751 del 29 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:47751PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare l'adeguatezza della misura cautelare degli arresti domiciliari rispetto al pericolo di reiterazione del reato, deve effettuare un giudizio comparativo tra il tipo e il grado di pericolo e l'efficacia contenitiva della misura meno afflittiva, considerando non solo l'intensità del pericolo di recidiva, ma anche la prognosi circa l'autogoverno comportamentale e l'osservanza dei limiti imposti, nonché l'idoneità del domicilio a contenere le esigenze cautelari. Pertanto, la sola gravità del fatto e l'assenza di elementi di affidabilità personale non sono di per sé sufficienti a ritenere inadeguata la misura degli arresti domiciliari, se non sono valutate anche le concrete possibilità di controllo e contenimento del pericolo attraverso tale misura. Il giudice deve quindi motivare in modo congruo e logico le ragioni per cui ritiene che la misura degli arresti domiciliari, anche con l'ausilio di sistemi di controllo elettronico, non sia idonea a prevenire il pericolo di reiterazione del reato, avendo riguardo alle specifiche caratteristiche del caso concreto e della personalità dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. LANNA Angelo V. - rel. Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/06/2023 del TRIB. LIBERTA' di L'AQUILA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LANNA ANGELO VALERIO;
sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Dr. MIGNOLO OLGA, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di PESCARA, in sostituzione dell'avvocato (OMISSIS) del foro di MILANO, come da nomina depositata in udienza, in difesa di (OMISSIS), che conclude chiedendo l&#…

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