Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4928 del 10 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:4928PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per reati di danneggiamento, lesioni personali, minaccia e ingiuria, commessi con modalità violente e in presenza di precedenti penali, non consente la concessione di benefici di legge, in quanto la gravità oggettiva e soggettiva dei fatti, accertata sulla base di una motivazione compiuta, giustifica l'irrogazione di una pena pecuniaria proporzionata. Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità penale, è tenuto a considerare l'attendibilità intrinseca ed estrinseca delle dichiarazioni delle persone offese, senza farsi condizionare da eventuali pregresse relazioni personali o rancori tra le parti, in quanto tali elementi non incidono sulla ricostruzione dei fatti e sull'accertamento della colpevolezza. L'impugnazione che prospetti meri motivi di merito, senza un nesso riconoscibile con i vizi denunciabili, è dichiarata inammissibile, in quanto il giudice di legittimità non può riesaminare il compendio probatorio e le valutazioni di fatto operate dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - rel. Presidente

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LO. SA. PA. N. IL (OMESSO);

2) L. S. P. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 75/2008 GIUDICE DI PACE di PALERMO, del 29/05/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/12/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA Mario;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALASSO Aurelio che ha concluso per inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E DIRITT…

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