La revoca dell'autorizzazione all'espletamento dei servizi di vigilanza può essere legittimamente disposta dall'Amministrazione competente qualora sia accertato il mancato rispetto degli obblighi assicurativi e previdenziali nei confronti del personale dipendente, ai sensi dell'art. 257-quater, comma 3, lett. a), del R.D. n. 635/1940, anche in assenza di una puntuale comunicazione all'interessato delle irregolarità emerse in sede di controllo ispettivo, atteso che l'omessa osservanza delle garanzie procedimentali non è di per sé sufficiente ad inficiare la legittimità del provvedimento adottato, ove le carenze contestate dall'Amministrazione non siano state adeguatamente confutate dal destinatario del provvedimento. Pertanto, il provvedimento di revoca risulta legittimo qualora sia accertata l'irregolarità contributiva dell'istituto di vigilanza, a prescindere dalla mancata comunicazione all'interessato delle specifiche irregolarità emerse in sede di controllo, atteso che l'art. 21-octies della legge n. 241/1990 esclude l'annullamento del provvedimento per vizi formali ove il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso.