Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22369 del 23 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:22369PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nella fase cautelare, ai fini dell'adozione di una misura cautelare personale, la nozione di "gravi indizi di colpevolezza" di cui all'art. 273 c.p.p. non si atteggia allo stesso modo del termine "indizi" inteso quale elemento di prova idoneo a fondare un motivato giudizio finale di colpevolezza. Pertanto, per l'adozione di una misura cautelare, è sufficiente qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato in ordine ai reati addebitatigli, senza che gli indizi debbano essere valutati secondo i più rigorosi criteri richiesti per il giudizio di merito dall'art. 192, comma 2, c.p.p. Spetta al giudice di merito la scelta e la valutazione delle fonti di prova, che sfuggono al controllo del giudice di legittimità se adeguatamente motivate e immuni da errori logico-giuridici. Inoltre, in tema di intercettazioni, l'interpretazione del linguaggio adoperato dai soggetti intercettati, anche quando sia criptico o cifrato, costituisce questione di fatto rimessa alla valutazione del giudice di merito, la quale, se risulta logica in relazione alle massime di esperienza utilizzate, si sottrae al sindacato di legittimità. Infine, in tema di misure cautelari personali, le esigenze cautelari relative al pericolo di inquinamento delle prove, di fuga e di reiterazione del reato previste dall'art. 274 c.p.p. non devono necessariamente concorrere, bastando anche l'esistenza di una sola di esse per giustificare o confermare l'adozione del provvedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. DI PISA Fabi - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/09/2022 del TRIBUNALE di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere FABIO DI PISA;
lette le conclusioni scritte ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, formulate dal Sostituto Procuratore Generale, nella persona di PIETRO MOLINO, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
lette le conclusioni scritte dell'Avvocato (OMISSIS), difensore di fiducia di (OMIS…

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