Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32388 del 19 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:32388PEN

Massima

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Il vincolo associativo tra il singolo e l'organizzazione mafiosa si instaura nella prospettiva di una futura permanenza in essa a tempo indeterminato e si protrae sino allo scioglimento della consorteria, potendo essere significativo della cessazione del carattere permanente della partecipazione soltanto l'avvenuto recesso volontario, il quale deve essere accertato in virtù di condotta esplicita, coerente e univoca e non in base a elementi indiziari di incerta valenza. Tuttavia, l'esistenza di una precedente condanna irrevocabile non può esonerare del tutto il giudicante dall'accertare e rappresentare adeguatamente in motivazione evidenze che permettano di stabilire un collegamento tra i fatti oggetto di tale giudicato e quelli ulteriormente contestati, per comunanza, ad esempio, di ambito territoriale, di soggetti interessati, di tipologie di reati, di schemi operativi, specie quando, nelle more, siano intervenuti accadimenti, quale può essere anche un lungo periodo di detenzione, che, se pure non sono tali da determinare necessariamente il venir meno del legame tra il singolo e l'associazione, comunque possono ragionevolmente incidere su di esso. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, inoltre, richiedono una puntuale valutazione della loro credibilità intrinseca e attendibilità, non potendosi ritenere sufficiente il mero rinvio alle valutazioni compiute in altri procedimenti, mentre le conversazioni intercettate necessitano di una compiuta spiegazione della loro valenza indiziante. Infine, la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza non può fondarsi su elementi indiziari di incerta valenza, dovendosi escludere interpretazioni alternative altrettanto plausibili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/12/2018 del TRIBUNALE di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MARTINO ROSATI;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sost. P.G. Dott. LORI Perla, che conclude per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 20 dicembre scorso, il Tribunale del riesame di Palermo ha confermato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari di…

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