Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: In materia di misure di prevenzione patrimoniale, il ricorso per cassazione è ammesso esclusivamente per violazione di legge, comprensiva dei vizi di mancanza o motivazione apparente, essendo inammissibili i motivi che denuncino meri vizi logici o contraddittorietà della motivazione, purché questa risulti comunque coerente e non meramente apparente. Inoltre, il terzo interessato, al fine di impugnare il provvedimento di confisca di un bene a lui intestato, deve dimostrare la propria titolarità giuridica sul bene, non essendo sufficiente la mera disponibilità di fatto, né la semplice contestazione della titolarità in capo al soggetto sottoposto alla misura di prevenzione personale. Infine, grava sul coniuge, sui figli e sugli altri conviventi del proposto il c.d. "onere di giustificazione", dovendo essi dimostrare l'esclusiva disponibilità del bene per sottrarlo alla confisca, in quanto si presume che il prevenuto ne abbia la disponibilità facendoli apparire formalmente come beni nella titolarità delle persone di maggior fiducia.