Cassazione penale Sez. V sentenza n. 55874 del 12 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:55874PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso mediante l'apposizione di una firma apocrifa su istanze rivolte all'ottenimento di autorizzazioni pubbliche integra il reato di cui all'art. 495 c.p., a prescindere dall'eventuale consenso o incarico conferito dall'apparente sottoscrittore, in quanto la fede pubblica non è bene disponibile dai privati e l'erroneo convincimento di agire lecitamente non esclude la rilevanza penale della condotta sotto il profilo dell'elemento soggettivo del reato. La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Il falso ideologico commesso mediante l'apposizione di una firma apocrifa su istanze rivolte all'ottenimento di autorizzazioni pubbliche integra il reato di cui all'art. 495 c.p., a prescindere dall'eventuale consenso o incarico conferito dall'apparente sottoscrittore. Ciò in quanto la fede pubblica non è bene disponibile dai privati e l'erroneo convincimento di agire lecitamente non esclude la rilevanza penale della condotta sotto il profilo dell'elemento soggettivo del reato. Infatti, l'imputato era ben consapevole di apporre una firma apocrifa, né l'eventuale autorizzazione in tal senso eventualmente rilasciatagli dalla persona la cui identità è stata indebitamente utilizzata lo poteva legittimare a tale comportamento, atteso che l'invocazione dell'ignoranza della legge penale non ha alcuna efficacia scriminante. La Corte di Cassazione ha quindi ribadito il principio per cui nemmeno sotto il profilo dell'elemento psicologico del reato può avere rilevanza l'incarico o il consenso dell'apparente sottoscrittore all'apposizione di una firma apocrifa, in quanto la fede pubblica non è disponibile dai privati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SCOTTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/5/2017 della Corte d'appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PISTORELLI Luca;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. LIGNOLA Ferdinando, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricor…

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