Consiglio di Stato sentenza n. 999 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:999SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio dei propri poteri di vigilanza e repressione degli abusi edilizi, può legittimamente ordinare la demolizione di opere realizzate in assenza di permesso di costruire, anche quando il destinatario del provvedimento non sia il proprietario dell'immobile ma il soggetto che ha materialmente eseguito i lavori abusivi. Infatti, ai sensi dell'art. 29 del D.P.R. n. 380/2001, il "costruttore" è responsabile solidalmente con il titolare del permesso di costruire e il committente della conformità delle opere alla normativa urbanistica ed edilizia, essendo pertanto legittimamente destinatario dell'ordinanza di demolizione. L'omessa comunicazione di avvio del procedimento non determina l'illegittimità del provvedimento, in quanto il carattere vincolato dell'attività di repressione degli abusi edilizi rende non necessario il previo invio di tale comunicazione e, comunque, l'interessato ha avuto comunque conoscenza dell'avvio del procedimento attraverso l'ordinanza di sospensione dei lavori. Inoltre, la mancata comunicazione di avvio del procedimento non ha impedito al responsabile dell'abuso di presentare una domanda di sanatoria, essendo tale facoltà riconosciuta anche a tale soggetto oltre che al proprietario. Infine, le opere realizzate, per la loro consistenza e natura, devono essere qualificate come intervento di "nuova costruzione" soggetto a permesso di costruire, non potendo essere ricondotte alla ristrutturazione edilizia, neppure nella forma "pesante" prevista dall'art. 10, comma 1, lett. c) del D.P.R. n. 380/2001.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/02/2019

N. 00999/2019REG.PROV.COLL.

N. 02057/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2057 del 2015, proposto da
Maurizio Lucci, rappresentato e difeso dall'avvocato Giorgio Marino, con domicilio eletto presso lo Studio Negretti in Roma, via Oppido Mamertina n.4;

contro

Comune di Grottaferrata, non costituito in giudizio;

nei confronti

Valentina Lucci, non costituita in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima Quater) n. 09627/2014, resa tra le parti, concernente demolizione di opere abusive

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

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