Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12801 del 1 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:12801PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La denuncia penale che contenga affermazioni diffamatorie nei confronti di un pubblico ufficiale, pur se in parte rispondenti al vero, integra il reato di calunnia qualora sia accertato che l'imputato abbia agito con dolo specifico, ossia con la consapevolezza e volontà di attribuire falsamente al denunciato un fatto determinato costituente reato, al fine di procurargli un danno. Tuttavia, la condotta non integra il reato di calunnia laddove le affermazioni diffamatorie, pur non corrispondenti integralmente alla realtà, siano state mosse in assenza di dolo specifico, in quanto espressione di un legittimo esercizio del diritto di critica e di denuncia nei confronti di un pubblico ufficiale, purché sorrette da un minimo di riscontro probatorio. Il giudice è pertanto tenuto a valutare con particolare attenzione l'elemento soggettivo del reato di calunnia, distinguendo le ipotesi in cui la denuncia, pur contenendo affermazioni non del tutto veritiere, sia stata mossa in buona fede e nell'esercizio di un diritto, da quelle in cui emerga la consapevolezza e volontà dell'imputato di attribuire falsamente al denunciato un fatto costituente reato al fine di procurargli un danno. Solo in quest'ultimo caso la condotta integra il reato di calunnia, mentre nel primo caso deve essere esclusa la rilevanza penale della denuncia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. IPPOLITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

AL. An. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza della corte d'appello di Campobasso, emessa in data 4.6.2009;

letto il ricorso e il provvedimento impugnato;

udita in pubblica udienza la relazione del Cons. Dr. F. Ippolito;

udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore generale, STABILE Carmine, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore, avv. Ruggiero A., ch…

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