Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1768 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:1768SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un provvedimento amministrativo vincolato, la cui adozione non richiede una specifica motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale alla demolizione, né una comparazione tra l'interesse pubblico e l'interesse privato al mantenimento in loco dell'immobile. Ciò in quanto il carattere abusivo dell'intervento edilizio, accertato dall'amministrazione, è di per sé sufficiente a giustificare l'esercizio del potere di repressione degli abusi, senza che rilevi il tempo trascorso dalla realizzazione dell'opera, il quale non può in alcun modo legittimare una situazione di fatto antigiuridica. L'ordine di demolizione può essere legittimamente emanato nei confronti del proprietario dell'immobile, a prescindere dall'accertamento del suo dolo o colpa nella realizzazione dell'abuso, in quanto l'illecito edilizio ha natura permanente e sanzionato in via ripristinatoria. Tuttavia, il proprietario estraneo all'esecuzione dell'abuso, che voglia evitare l'acquisizione gratuita del bene al patrimonio comunale, deve provare di essersi attivato con mezzi idonei per impedire la realizzazione dell'abuso o per agevolarne la rimozione, non essendo sufficiente la mera dichiarazione di dissociazione o di assenza di conoscenza dell'illecito. Inoltre, la motivazione dell'ordine di demolizione deve contenere l'analitica descrizione delle opere abusivamente realizzate, al fine di consentire al destinatario della sanzione di rimuoverle spontaneamente, senza che sia necessaria la precisa individuazione degli estremi catastali o dei confini dell'area da acquisire, in quanto tale elemento attiene all'eventuale successivo provvedimento di acquisizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/05/2020

N. 01768/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01943/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1943 del 2013 proposto dal Sig. ((omissis)), rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)) e con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, Viale Gramsci n.19;

contro

Comune di Marano di Napoli in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)) e con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, ((omissis)) n.46/E;

per l'annullamento

dell’ordinanza n.7 del 22/1/2013 di demolizione delle opere abusive realizzate nel Comune di Marano alla Via Paratine fr. civ.6.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Vista la costituzione del Comune di Marano d…

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