Consiglio di Stato sentenza n. 4255 del 2012

ECLI:IT:CDS:2012:4255SENT

Massima

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L'amministrazione comunale, in sede di rilascio di titoli abilitativi edilizi (permesso di costruire o denuncia di inizio attività), ha l'obbligo di verificare la sussistenza in capo al richiedente di un titolo idoneo al godimento dell'immobile oggetto dell'intervento, accertando in particolare, in caso di comunione pro indiviso, che il richiedente sia legittimato dal consenso di tutti gli altri comproprietari. Tale verifica è necessaria quando l'attività edilizia incida in modo significativo sul diritto di ciascuno dei comproprietari, come nel caso di interventi sulle parti comuni dell'edificio che ne alterino la destinazione o l'uso. L'amministrazione non può esimersi da tale accertamento, neppure nell'ipotesi di denuncia di inizio attività, in quanto tale atto, pur essendo di natura privata, è comunque suscettibile di autonoma impugnazione da parte dei terzi interessati, i quali possono contestare il silenzio serbato dall'amministrazione sull'esercizio dei poteri inibitori. Il mancato espletamento di tale verifica da parte dell'amministrazione comunale determina l'illegittimità del titolo edilizio rilasciato o della denuncia di inizio attività accettata, a prescindere dalla valutazione circa la conformità dell'intervento alle norme urbanistiche ed edilizie. L'amministrazione non può limitarsi a prendere atto della sussistenza di un titolo privatistico, ma ha l'obbligo di accertarne la legittimità, anche in relazione ai limiti derivanti dai rapporti di vicinato e dalla comunione di beni. Il giudice amministrativo, nell'esercizio del sindacato di legittimità, verifica la correttezza e congruità delle valutazioni effettuate dall'amministrazione in ordine all'esistenza del titolo legittimante, senza poter sostituire la propria valutazione a quella dell'amministrazione.

Sentenza completa

N. 07778/2005
REG.RIC.

N. 04255/2012REG.PROV.COLL.

N. 07778/2005 REG.RIC.

N. 08101/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7778 del 2005, proposto da:
Comune di Venezia, rappresentato e difeso dagli avv. Nicolo' Paoletti, M.M. Morino, ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso Nicolo' Paoletti in Roma, via ((omissis)) 34;

contro

((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, corso ((omissis)) II, 18;

nei confronti di

((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, viale ((omissis)) N.14;

sul ricorso numero di registro gene…

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