La notifica di un atto, effettuata mediante consegna a persona che si trova nei locali in cui è domiciliato o ha sede il destinatario e che ha dichiarato di essere addetta allo stesso o incaricata dal destinatario di ricevere gli atti a lui diretti, è da ritenersi regolare e valida. In tal caso, una volta che la speciale relazione intersoggettiva in base alla quale la legge presume che l'atto, consegnato a mani di persona diversa dal destinatario, venga portato a conoscenza di costui sia stata attestata nella relazione di notifica redatta dall'ufficiale giudiziario e depositata in causa, il notificante non è tenuto a fornire ulteriori prove della legittimità della notifica, essendo onere della parte destinataria dell'atto, che contesti la veridicità della dichiarazione raccolta dall'ufficiale giudiziario, provare il fondamento della propria eccezione. Il giudice di merito, nel valutare la regolarità della notifica sulla base degli elementi acquisiti, non è tenuto a prendere in considerazione ulteriori dati fattuali non indicati dalla parte, essendo il suo accertamento immune da vizi logico-giuridici.