Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 292 del 7 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:292PEN

Massima

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La condanna per il reato di ricettazione di una carta di identità falsificata non è in contrasto con una precedente condanna per il reato di falsificazione della medesima carta di identità, in quanto l'accertata origine furtiva del documento contraffatto è sufficiente a integrare il reato di ricettazione, a prescindere dalla precedente condanna per il reato di falsificazione. Inoltre, il giudice di merito può legittimamente negare le attenuanti generiche e determinare la pena in misura congrua, facendo riferimento alla reiterazione della condotta criminosa, concretizzatasi nella negoziazione di numerosi assegni falsificati e privi di provvista, nonché alla personalità dell'imputato, gravata da precedenti penali, anche per fatti di falso. Il giudizio di legittimità non può sindacare le questioni di fatto, come l'elemento soggettivo del reato di calunnia, che rientrano nella valutazione discrezionale del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. ((omissis)) - Consigliere

Dott. ((omissis)) - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PA. Si., n. a (OMESSO) ((OMESSO)) l'(OMESSO); avverso la sentenza in data 17 ottobre 2005 della Corte di appello di Bologna;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. D'((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udit…

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