Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6353 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:6353SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Comune non può procedere all'ordine di demolizione di un'opera abusiva oggetto di una domanda di condono edilizio pendente, in quanto l'amministrazione è tenuta a definire previamente il procedimento di sanatoria prima di adottare provvedimenti sanzionatori. L'atto di demolizione che non distingue adeguatamente la porzione abusiva estranea alla domanda di condono è pertanto illegittimo, dovendo il Comune, in caso di esito negativo della procedura di condono, adottare un nuovo ordine di demolizione limitato alla sola parte abusiva non sanabile. Il principio di diritto affermato mira a garantire il corretto bilanciamento tra l'interesse pubblico alla repressione degli abusi edilizi e il diritto del privato di accedere alla procedura di sanatoria, evitando che l'adozione di provvedimenti sanzionatori pregiudichi indebitamente tale diritto.

Sentenza completa

N. 00715/2008
REG.RIC.

N. 06353/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00715/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 715 del 2008, proposto da:
D'Aprile Modesto, rappresentato e difeso dall'avv. Benedetta Palombo, con domicilio eletto presso Benedetta Palombo in Roma, via Riccardo Grazioli Lante, 15;

contro

Comune di Rocca Priora, Regione Lazio;

per l'annullamento

demolizione di opere abusive

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 23 maggio 2013 il dott. Marco Bignami e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Il ricorr…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.