Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 10161 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:10161SENB

Massima

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L'occupazione abusiva di suolo pubblico per fini commerciali, in assenza di valido titolo concessorio, legittima l'amministrazione comunale ad adottare provvedimenti di ripristino dello stato dei luoghi e di chiusura dell'esercizio commerciale, ai sensi dell'art. 3, comma 16, della legge n. 94/2009, a prescindere dalla circostanza che le società coinvolte abbiano soci in comune, in quanto l'unico elemento rilevante è l'assenza di un valido titolo concessorio. Pertanto, l'amministrazione comunale è legittimata ad ordinare l'immediato ripristino dello stato dei luoghi a spese degli occupanti e, se si tratta di occupazione a fine di commercio, la chiusura dell'esercizio fino al pieno adempimento dell'ordine e del pagamento delle spese o della prestazione di idonea garanzia e, comunque, per un periodo non inferiore a cinque giorni, anche qualora le società coinvolte abbiano soci in comune e vi sia stato un trasferimento di ramo d'azienda, in assenza di una volturazione della concessione di occupazione di suolo pubblico. La legittimità di tali provvedimenti è stata ripetutamente affermata dalla giurisprudenza, in quanto l'occupazione abusiva di suolo pubblico per fini commerciali, in assenza di valido titolo concessorio, costituisce il presupposto per l'applicazione della normativa di cui all'art. 3, comma 16, della legge n. 94/2009, a prescindere dalla titolarità formale dell'esercizio commerciale e dalla circostanza che le società coinvolte abbiano soci in comune.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/10/2018

N. 10161/2018 REG.PROV.COLL.

N. 10165/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 10165 del 2018, proposto da
Nicusor Bogdan Ciobanu, rappresentato e difeso dagli avvocati Stefano Vinti, Filippo D'Angelo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Sergio Siracusa, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione del Municipio Roma I prot. CA/165773/2018 del 7 settembre 2018 notificata via pec al ricorrente l'11 settembre 2…

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