Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35814 del 30 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:35814PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura di prevenzione della confisca, applicata in via definitiva sulla base di un accertamento della pericolosità sociale del soggetto, non può essere revocata per il solo fatto che successivamente siano intervenuti provvedimenti di archiviazione o proscioglimento in sede penale, in assenza di elementi nuovi e decisivi che incidano sulla valutazione originaria della pericolosità. Il giudice di prevenzione, infatti, può fondare la propria decisione su un complesso di elementi indiziari, anche diversi da quelli penalmente rilevanti, senza che la diversa valutazione giuridica operata in sede penale abbia effetto espansivo diretto sul giudizio di prevenzione. Pertanto, il mero dato ricognitivo di assenza di condanne penali successive all'applicazione della misura di prevenzione non costituisce elemento nuovo idoneo a far venir meno la valutazione di pericolosità sociale originariamente operata, qualora questa si fondi su una pluralità di elementi complessivamente considerati, anche di natura extrapenale, che mantengono la loro rilevanza ai fini della conferma della misura ablativa. Il principio di autonomia tra il procedimento penale e quello di prevenzione esclude che l'esito del primo incida automaticamente sulla stabilità del secondo, essendo necessario che il dato sopravvenuto sia idoneo a inficiare radicalmente il ragionamento posto a base della decisione di prevenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 22/2014 CORTE APPELLO di BARI, del 19/03/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAIRO ANTONIO;
Letta la requisitoria del Procuratore generale depositata il 9 novembre 2015 con cui ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Bari, con decreto in data 19 marzo 2015, rigettava l'impugnazione proposta da (OMISSIS) avverso il decreto del Tribunale di Bari in data 6/10/2014, con cui …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.