Il vincolo preordinato all'espropriazione, una volta comunicato al destinatario, fa decorrere il termine per l'impugnazione, non essendo necessaria la conoscenza integrale del provvedimento. L'urgenza che giustifica l'adozione del decreto di occupazione d'urgenza può essere ravvisata nella tempistica prevista dagli atti di concessione del finanziamento per la realizzazione dell'opera pubblica, in quanto tale motivazione è ritenuta coerente con il disposto dell'art. 22-bis del Testo Unico Espropriazioni. Tuttavia, la mancata comunicazione dell'avvio del procedimento finalizzato all'apposizione del vincolo preordinato all'espropriazione rende inammissibile la relativa impugnazione tardiva. Il giudice amministrativo, nel valutare la legittimità degli atti relativi a procedure espropriative, deve bilanciare l'interesse pubblico alla realizzazione dell'opera con il rispetto delle garanzie procedimentali a tutela del proprietario espropriato, verificando la sussistenza dei presupposti di legge per l'adozione dei provvedimenti ablatori e il corretto svolgimento dell'iter procedimentale.