Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18754 del 8 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:18754PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condotta di resistenza a pubblico ufficiale ex art. 337 c.p. e il reato di lesioni personali ex art. 582 c.p. commessi nei confronti di pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni configurano un concorso formale di reati, ai sensi dell'art. 81 c.p., comma 1, e non un assorbimento della resistenza nelle lesioni, in quanto la condotta dell'imputato non si è esaurita nella mera violenza fisica, ma si è caratterizzata per la presenza di un nesso teleologico tra l'azione violenta e l'opposizione all'attività istituzionale dei pubblici ufficiali. Pertanto, la condotta dell'imputato integra autonomamente gli elementi costitutivi di entrambi i reati, non essendo sufficiente la mera coincidenza della materialità delle condotte per ritenere assorbito il reato di resistenza in quello di lesioni. I giudici di merito, nel valutare la responsabilità dell'imputato, hanno correttamente ricostruito la dinamica dei fatti sulla base delle dichiarazioni uniformi dei carabinieri intervenuti e delle testimonianze a riscontro, senza incorrere in carenze o illogicità motivazionali. Inoltre, la determinazione della pena rientra nell'esclusivo potere discrezionale del giudice di merito, non sindacabile in sede di legittimità, salvo i casi di manifesta irragionevolezza o travisamento dei fatti, non ravvisabili nella fattispecie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giaco - rel. Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

Sul ricorso proposto da:

LU. Mi. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza emessa in data 18/10/2005 dalla Corte di Appello di Torino;

esaminati gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione svolta dal Consigliere Dott. PAOLONI Giacomo;

udito il Pubblico Ministero in persona del sostituto Procuratore Generale Dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA …

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