Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 723 del 2016

ECLI:IT:TARLT:2016:723SENT

Massima

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Il rigetto della domanda di sanatoria edilizia comporta la cessazione di ogni efficacia lesiva dell'ordinanza di demolizione precedentemente adottata, imponendo all'amministrazione comunale l'obbligo di rinnovare il procedimento e adottare una nuova ordinanza di demolizione, in ossequio al principio del giusto procedimento amministrativo e del rispetto del giudicato formatosi sulla precedente ordinanza. Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel pronunciarsi sul ricorso avverso l'ordinanza di acquisizione al patrimonio comunale di opere abusive e della relativa area di sedime, ha rilevato che la sentenza precedente di questo stesso Tribunale aveva statuito che, in caso di rigetto della domanda di sanatoria edilizia, il Comune fosse tenuto al completo riesame della fattispecie, con conseguente "cessazione di ogni efficacia lesiva dell'ordinanza impugnata". Pertanto, avendo perso efficacia l'originaria ordinanza di demolizione, il Comune era obbligato ad adottare una nuova ordinanza, nel rispetto del principio del giusto procedimento amministrativo e del giudicato formatosi sulla precedente pronuncia. L'annullamento dell'atto impugnato è stato quindi disposto in ragione del mancato adempimento di tale obbligo da parte dell'amministrazione comunale. La massima afferma il principio per cui il rigetto della domanda di sanatoria edilizia comporta la perdita di efficacia dell'originaria ordinanza di demolizione, imponendo all'amministrazione l'obbligo di rinnovare integralmente il procedimento e adottare una nuova ordinanza, nel rispetto del principio del giusto procedimento e del giudicato formatosi sulla precedente pronuncia. Tale principio è applicabile a tutti i casi analoghi in cui l'amministrazione non adempia a tale obbligo di riesame e rinnovazione del procedimento a seguito del rigetto della domanda di sanatoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/11/2016

N. 00723/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00733/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 733 del 2010, proposto da:
((omissis)), in proprio e nella qualità di legale rappresentante della società I Casali s.r.l. Unipersonale, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)) C.F. TTNLSU52M59H501T, con domicilio eletto presso il Tar Lazio Sez. di Latina, via A. Doria, 4;

contro

Comune di Fumone, in persona del Sindaco p. t., non costituito in giudizio;

per l'annullamento

previa sospensiva,

del provvedimento del Comune di Fumone in data 22.5.2010 prot. 2473, avente ad oggetto: “acquisizione al patrimonio del Comune di opere abusive e della…

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