Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44380 del 31 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:44380PEN

Massima

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La falsità di un documento pubblico, quale una patente di guida o un permesso internazionale di guida, può essere desunta dalla discrepanza tra le indicazioni in esso contenute e quelle risultanti da altri documenti ufficiali in possesso dell'imputato, senza che sia necessaria una verifica diretta presso l'autorità che ha rilasciato il documento ritenuto falso. Infatti, la valutazione complessiva degli elementi di prova, anche di natura indiziaria, può condurre il giudice a ritenere provata la falsità del documento, senza che sia indispensabile l'accertamento diretto presso l'autorità competente, purché la motivazione sia logica e coerente. In particolare, la divergenza tra la data di nascita indicata nella patente e nel permesso di guida rispetto a quella risultante da altri documenti ufficiali in possesso dell'imputato, unitamente alla difformità dei nominativi riportati, costituisce un elemento sufficiente per ritenere provata la falsità dei primi due documenti, senza che sia necessario un ulteriore accertamento presso l'autorità nigeriana che li avrebbe rilasciati. Ciò in quanto il giudice di merito, nel valutare complessivamente gli elementi probatori, può legittimamente pervenire alla conclusione della falsità del documento, senza che tale valutazione possa essere censurata in sede di legittimità, se sorretta da una motivazione logica e coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 05/06/2012 della Corte d'Appello di Genova;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ZAZA Carlo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con la sentenza impugnata veniva confermata la sentenz…

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