Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 122 del 3 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:122PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la richiesta di applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali nei confronti di soggetti socialmente pericolosi, è tenuto a verificare la sussistenza attuale dei presupposti di pericolosità, senza che sia necessaria la previa revoca di un precedente provvedimento di rigetto, in quanto il giudicato di prevenzione è costitutivamente un giudicato "allo stato degli atti", funzionale ad un costante adeguamento della misura alla pericolosità del soggetto. Pertanto, in assenza di una precedente misura applicata, non occorre alcun provvedimento di revoca. Le misure patrimoniali del sequestro e della confisca possono essere applicate anche nei confronti di soggetti socialmente pericolosi perché abitualmente dediti a traffici delittuosi o perché vivono abitualmente, anche solo in parte, con i proventi di attività delittuose, a prescindere dalla tipologia dei reati di riferimento, in quanto il rinvio operato dalla normativa previgente all'entrata in vigore del d.lgs. n. 159/2011 ha carattere formale e non materiale o recettizio. Il sindacato di legittimità sulle misure di prevenzione è limitato alla sola violazione di legge, con esclusione dei vizi logici della motivazione, salvo il caso di motivazione apparente, ravvisabile quando l'apparato argomentativo sia talmente carente da risultare inidoneo a rendere comprensibile l'iter logico seguito dal giudice di merito. Pertanto, eventuali vizi di motivazione, inerenti a questioni di fatto, non sono deducibili in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 142/2010 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 08/03/2011;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. EMANUELE DI SALVO;

lette le conclusioni del P.G. che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

(OMISSIS) e (OMISSIS) ricorrono per cassazione avverso il provvedimento della Corte d'appello di Napoli in data 8.3.2011, che ha confermato il decreto del Tribun…

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