Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 1194 del 2013

ECLI:IT:TARTOS:2013:1194SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La presentazione di una denuncia di inizio attività (DIA) per un intervento edilizio non costituisce un provvedimento amministrativo a formazione tacita, ma un atto privato volto a comunicare l'intenzione di intraprendere un'attività direttamente ammessa dalla legge. Tuttavia, la DIA è soggetta a termini certi di efficacia, in quanto esigenze di ordine pubblicistico impongono di collocare temporalmente con certezza le trasformazioni edilizie del territorio, anche per non condizionare sine die il potere di pianificazione urbanistica dell'amministrazione. Pertanto, scaduto il termine di efficacia della DIA senza che i lavori oggetto della stessa siano stati completati, l'interessato può presentare una nuova DIA per il completamento di tali lavori, ma l'amministrazione può nuovamente esercitare il proprio potere inibitorio entro il periodo di tempo normativamente stabilito, ove accerti che non sussistano tutte le condizioni soggettive ed oggettive normativamente prefissate per il libero svolgimento, da parte del denunciante, della preannunciata attività edilizia. In particolare, l'amministrazione può qualificare diversamente l'intervento edilizio rispetto a quanto indicato nella prima DIA, anche in occasione della presentazione della seconda DIA finalizzata al completamento dei lavori, senza che ciò integri un vizio di motivazione o un eccesso di potere. Ciò in quanto la qualificazione giuridica dell'intervento deve essere effettuata sulla base della situazione esistente al momento della presentazione della nuova DIA, a prescindere dalla qualificazione precedentemente operata in relazione alla prima DIA. Inoltre, la ricostruzione di un edificio che al momento in cui viene richiesto l'assenso alla ristrutturazione risulti già completamente demolito, non può essere qualificata come ristrutturazione edilizia, ma deve essere ricondotta alla categoria della nuova costruzione, con le conseguenti implicazioni in termini di titolo abilitativo necessario e di conformità urbanistica.

Sentenza completa

N. 01456/2009
REG.RIC.

N. 01194/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01456/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1456 del 2009, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso - Segreteria T.A.R. in Firenze, via Ricasoli n. 40;

contro

Comune di Vecchiano, in persona del Sindaco p.t., costituitosi in giudizio, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso - Segreteria T.A.R. in Firenze, via Ricasoli n. 40;
Comune di Vecchiano, in persona del Dirigente della Sezione Edilizia Privata e Urbanistica, non costituitosi in giudizio;

per l'annullamento

del provvedimento prot. n. 6786 dell'11.05.2009, di reiez…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.