Tribunale regionale di Giustizia Amministrativa Trentino Alto Adige - Trento sentenza n. 350 del 2005

ECLI:IT:TRGATN:2005:350SENT

Massima

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Il ricorso giurisdizionale proposto avverso un provvedimento amministrativo può essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, senza che ciò comporti alcuna pronuncia nel merito della controversia. In tal caso, le spese del giudizio possono essere compensate tra le parti, in considerazione della particolare situazione che ha determinato la declaratoria di improcedibilità. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a proseguire il procedimento giurisdizionale, sopravvenuto nel corso del giudizio, determina la declaratoria di improcedibilità del ricorso, senza alcuna pronuncia nel merito della controversia. Ciò può comportare la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in ragione della peculiarità della situazione che ha condotto alla declaratoria di improcedibilità. La massima giuridica si fonda sull'analisi della sentenza, la quale evidenzia come il Tribunale, a fronte della sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, abbia dichiarato il ricorso improcedibile, senza entrare nel merito della controversia. Tale soluzione, unitamente alla compensazione delle spese di giudizio, appare coerente con il principio secondo cui l'interesse ad agire costituisce un presupposto essenziale per l'esercizio dell'azione giurisdizionale, la cui mancanza determina l'improcedibilità del ricorso, senza che ciò implichi alcuna valutazione nel merito della questione controversa. La formulazione della massima al presente indicativo, senza riferimenti al caso specifico e con un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, ne consente l'applicazione a fattispecie analoghe, in cui si verifichi la sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente nel corso del giudizio amministrativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE REGIONALE DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
DEL TRENTINO-ALTO ADIGE - SEDE DI TRENTO
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 45 del 2005 proposto dal signor FERRAZZA ALBERTO, rappresentato e difeso dall'avv. Mario Maccaferri ed elettivamente domiciliato presso il suo studio in Trento, Via Grazioli n. 27;
C O N T R O
il COMUNE DI CEMBRA, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti Marco Dalla Fior e Andrea Lorenzi ed elettivamente domiciliato presso lo studio degli stessi in Trento, Via Paradisi n. 15/5;
per l'annullamento
dell'ordinanza n. 80/2004 del 26 novembre 2004, con la quale il Sindaco del Comune di Cembra ha ordinato, tra gli altri, al "Signor Ferrazza Alberto nato a Trento il 9.9.1973 e residente a Cembra in Vicolo a Sale n. 1, l'immediata rimessa in pristino dell'opera contraddistinta dal solaio a copertura del piano int…

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