Il titolare di un permesso di soggiorno per protezione speciale rilasciato ai sensi dell'art. 32, comma 3, del d.lgs. n. 25 del 2008, in ragione dei motivi indicati dall'art. 19, comma 1.1, del d.lgs. n. 286 del 1998, conserva la facoltà di convertire tale titolo in un permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato, anche a seguito dell'intervenuta abrogazione della disposizione che ne ammetteva la conversione senza alcuna ulteriore distinzione. Tale facoltà di conversione, prevista dall'art. 7, comma 3, ultimo periodo, del d.l. n. 20 del 2023, risponde alla finalità di politica legislativa di ancorare la presenza dello straniero sul territorio nazionale ad un legittimo titolo di permanenza di carattere ordinario, superando il regime eccezionale di protezione speciale, senza distinzioni in relazione alle specifiche ragioni che avevano determinato il rilascio del permesso di soggiorno per protezione speciale. L'amministrazione è pertanto tenuta a valutare la domanda di conversione presentata dal titolare di un siffatto permesso di soggiorno, in conformità alla citata disposizione di favore, senza poter opporre il rigetto per ragioni diverse dalla mancanza dei requisiti di legge.