Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 42467 del 18 ottobre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:42467PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura cautelare della custodia in carcere può essere legittimamente applicata e mantenuta nei confronti di un indagato per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, in presenza di gravi indizi di colpevolezza e di concreto e attuale pericolo di reiterazione della condotta criminosa, desumibili da plurime e convergenti fonti probatorie, quali le risultanze di intercettazioni, le attività di osservazione e controllo della polizia giudiziaria, nonché le dichiarazioni accusatorie di collaboratori di giustizia. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi indiziari e delle esigenze cautelari, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o violazione di specifiche norme di legge, senza che sia consentita una diversa valutazione delle circostanze di fatto. La doppia presunzione di adeguatezza ed esigenza della custodia carceraria prevista per il reato di associazione mafiosa può essere superata solo in presenza di elementi concreti e specifici che dimostrino l'insussistenza del pericolo di reiterazione della condotta criminosa, non essendo sufficiente la mera produzione di provvedimenti giudiziari pregressi che non abbiano accertato la partecipazione dell'indagato al sodalizio mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DOVERE Salvatore - Presidente

Dott. VIGNALE Lucia - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. RICCI Anna Luisa - Consigliere

Dott. D'ANDREA Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/03/2023 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. D'ANDREA ALESSANDRO;
sentite le conclusioni del PG Dr. MASTROBERARDINO PAOLA, che conclude per il rigetto del ricorso.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di CATANIA in difesa di (OMISSIS) il quale, dopo aver illustrato i motivi di ricorso, conclude chiedendo l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.

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